FEDERICA GHIZZONI con

inaugurano
giovedì 30 ottobre dalle ore 19.00






Francesco Bandini, Sara Baxter, Alessio Bolognesi, Massimo Caccia, Mauro Giusto, Silvia Idili, Valentina Morandi, Michela Muserra, Sam Punzina, Samuel Sanfilippo, Tiziano Soro

testo critico di Francesca Barbi Marinetti


a Roma dal 30 ottobre al 5 dicembre 2014



l’arte sposa la solidarietà in un percorso ironico e giocoso di quadri, disegni e sculture a sostegno del Reparto Oncologico Pediatrico di Roma.


Si inaugura giovedì 30 ottobre alle ore 19:00 presso gli spazi espositivi de Il Margutta RistorArte, in via Margutta 118 a Roma, la collettiva degli artisti della Galleria Federica Ghizzoni di Milano dal titolo “HeArt 4 Kids”. La mostra, organizzata da Tina Vannini e curata da Francesca Barbi Marinetti, proseguirà sino al 7 dicembre.
Saranno trenta le opere esposte, undici gli artisti presenti, differenti in stili e in soggetti, con continui rimandi alla tradizione della “Pop Art”, ma accomunati dalla solidarietà: le opere, infatti, aiuteranno a sostenere la ricerca oncologica pediatrica di Emergenza Sorrisi per i bambini del Bambin Gesù.
Gli artisti in mostra saranno Francesco Bandini, Sara Baxter, Alessio Bolognesi, Massimo Caccia, Mauro Giusto, Silvia Idili, Valentina Morandi, Michela Muserra, Sam Punzina, Samuel Sanfilippo, Tiziano Soro. Fumetti e cellulari, conigli e somari, pesci e scimmiette sono soltanto alcuni dei protagonisti delle opere in mostra. Tanti i colori, molteplici i richiami ai cartoons e alle forme morbide e graffianti dell’arte contemporanea. Un viaggio nella fantasia, con sprazzi di comicità vignettesca e spunti di satira sociale, per tutti coloro che hanno voglia di sognare ancora. Opere che strappano un sorriso a chi le guarda, e che potrebbero donarlo anche a tutti i piccoli che soffrono di labbro leporino.
APPROFONDIMENTO SUGLI ARTISTI - Semplicità e sottigliezza sono i tratti distintivi dell’artista milanese Massimo Caccia. I protagonisti delle sue opere sono stravaganti animali dipinti in campiture a tinta piatta e delimitati da outline marcati, il tutto realizzato con smalti su tavole di legno. Fiabesco, ma con un tocco macabro, è il disegno di Michela Muserra, disegnatrice italiana di istanza New York, il cui stile illustrativo ben si presta alla rappresentazione ironica e scanzonata del mostruoso. La ricerca di Samuel Sanfilippo è il prodotto lampante (o forse la conseguenza inevitabile) di due fattori generativi: uno è la diffusione massiva e popolare di Internet e l’estensione pressoché totale del suo utilizzo in ogni ambito dell’ attività umana.
La pittura di Tiziano Soro è sicuramente legata al Pop, a quello che è stato e a quello che è tutt’oggi, di conseguenza le immagini sono abbastanza d’impatto, dal punto di vista tecnico e dal punto di vista della poetica, mantenendo ad ogni modo, una semantica paradossalmente raffinata, quasi “autistica”. Alessi Bolognesi è un ingegnere appassionato del suo lavoro ma desideroso di evadere dal conformismo dalla società e dal consumismo. E’ il creatore di Sfiggy, personaggio evasivo ed irriverente, sfortunato ma vendicativo. I ritratti di Mauro Giusto sono stati realizzati su smartphone, sistema Android, con la basica “funzione pennello” e quasi tutti nel corso di riunioni di lavoro o telefonate troppo lunghe. Si tratta in qualche modo dell’evoluzione colorata e digitale di quello che gli americani chiamano “to doodle” cioè pasticciare e fare schizzi mentre si parla o si pensa.
Attraverso le opere di Sam Punzina, lo spettatore viene immediatamente catapultato all'interno di una dimensione onirica, stravagante, ma allo stesso tempo familiare e rassicurante. Totalmente assorbito da cieli rosa lavanda, verde smeraldo o blu fiordaliso, la curiosità dell'osservatore viene solleticata dai più svariati stimoli sensoriali. Silvia Idili si rifà al mondo dell’ infanzia, mescolando realtà e fantasia, dimensione onirica e vissuto personale. Quello dell’artista è un mondo fatato abitato da bambini e animali, creature che nel suo immaginario si assomigliano perché portatrici di istinti puri, tanto innocenti quanto selvaggi. Arrivando da un’esperienza principalmente illustrativa, l’arte di Valentina Morandi si trasforma, consolidandosi verso uno stile originale e d’impatto assoluto: influenze street e pop colpiscono le sue tele, così come le tecniche di spray painting, i cut-up di cartelloni pubblicitari strappati e ricomposti, gli spruzzi e le colate di colore, che contrastano con tratto deciso e dolce allo stesso tempo.



opere in mostra

testo critico di Francesca Barbi Marinetti

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