SPAZIOINMOSTRA

inaugura

martedì 16 ottobre 2007

dalle h 18.30




piero addis
marco bellini
alberto callari
emanuela carrano
marco cirnigliaro
andrea damantini
massimo gurnari
bobo ivancich de la torriente
matteo negri
giuseppe veneziano



CUCINA d'AUTORE

10 artisti contemporanei
interpretano lo straordinario quotidiano
della cucina



a Milano dal 16 al 21 ottobre 2007
Orario 11.30 - 19.30
Fuori orario su appuntamento



Dal 16 ottobre prosegue nello SPAZIOINMOSTRA di Federica Ghizzoni, via Cagnola 26, a Milano, l’esposizione dedicata all’arte visiva della manifestazione “A ferro e fuoco. Lo straordinario quotidiano della cucina” che ha inaugurato in Triennale lo scorso 20 settembre.
Dieci artisti emergenti si confrontano con il mondo della cucina, con il suo fare, come metafora dell’agire umano. L’universo culinario è una formidabile fonte d’ispirazione per l’artista, mentre spesso siamo portati a pensare che solo l’arte lo possa essere per il cuoco. Invece la cucina rappresenta un linguaggio talmente potente che una volta snidato riesce a parlare quasi da solo, attraverso immagini e parole dal sapore allo stesso tempo epico e moderno: frustino, setaccio, impasto, sapore... interpretati da Giuseppe Veneziano, Massimo Gurnari, Piero Addis, Manuela Carrano, Enrico Bellini, Matteo Negri, Andrea Diamantini, Bobo Ivancich de la Torriente, Alberto Callari, Marco Cirnigliaro.
Un’operazione, questa mostra, molto semplice e diretta, dove non si cerca di trasformare la cucina in oggetto artistico, magari ammantandola di un ‘surplus’ di cultura, ma di dirla per quel che è. La cucina è già di suo ‘arte e cultura’: cultura dell’autenticità, del lavoro, del saper fare, del saper inventare.
“Da Caravaggio a Vermeer, da Gauguin a Cèzanne ad Arcimboldo, -scrive Di Marzio- gli artisti hanno sempre avuto ben chiaro il fatto che il cibo è anche un potente medium, un mezzo di comunicazione, attraverso cui l’uomo riesce ad esprimere la propria identità comunicando alla società il proprio status, il proprio ruolo e la propria visione del mondo. Altrimenti non si spiegherebbe perchè il genio creativo di Andy Warhol fosse ossessionato da prodotti alimentari come i barattoli di conserve, le bottiglie di coca cola o di vodka Absolute come parte integrante del vissuto quotidiano di ogni americano. La tavola allora, come dimostrano anche gli artisti di questa esposizione, si trasforma in uno strumento simbolico e un modello culturale; e dunque ancor più una assoluta necessità esistenziale”.

La mostra si inserisce nel progetto culturale per i 180 anni di Buitoni, ideato e realizzato da The European House Ambrosetti.


Testo critico di Mimmo Di Marzio

opere in mostra