SPAZIOINMOSTRA

inaugura

martedi 12 maggio

dalle ore 18.30



NERO E BIANCO



a cura di Emanuele Norsa

a Milano dal 12 al 26 maggio 2009

Orario lunedì-sabato 15.30-19.30
Fuori orario su appuntamento





Trovarsi di fronte ai disegni di Giancarlo Iliprandi vuol dire immergersi totalmente nella sua realtà. I suoi schizzi racchiudo all'interno della loro semplicità tutta l'essenza di un uomo capace di osservare, utilizzare il segno e comunicare con il mondo.
Diventato conosciuto ai più per il suo lavoro di grafico, Giancarlo parte da una formazione artistica ricevuta nelle aule dell'Accademia di Brera dove, lui stesso afferma, ha imparato le tecniche fondamentali del disegno e della composizione decorativa ma, allo stesso momento, ha osservato il limite e la noia di essere semplicemente un artista. Creare delle tele per poi esporle immobili a un pubblico muto e fermo non era la sua strada; la comunicazione lo attirava, invece, e poter utilizzare le sue capacità per il dialogo è stata la spinta che lo ha portato ad intraprendere la carriera di creativo della grafica. Nel corso degli anni quindi il suo scopo è stato quello di trasmettere messaggi e lo ha fatto in modo diretto attraverso loghi, immagini, composizioni, campagne e copertine, oltre ovviamente all'insegnamento, che tanto risulta importante.
Da qualche tempo, però, la sua mano ha riscoperto la passione per il disegno più puro, quello della copia dal vero e del figurativo. Parallelamente al suo continuo lavoro, Giancarlo ha cominciato a creare grandi, piccoli e medi disegni che, come dicevamo, rappresentano in definitiva l'essenza e la sintesi di quest'uomo.
Sotto quest'ottica, però, esistono in realtà degli oggetti ancor più interessanti: i piccoli diari che Giancarlo conserva, nel suo personalissimo ordine fatto di cimeli accumulati in casa e in studio, nei quali ferma il tempo che sfugge. All'interno di questi taccuini non sono le memorie che vi sono racchiuse ad interessarci, ma la forma in cui sono redatti, che li rende custodi delle fondamenta del lavoro dell'uomo, del grafico e del disegnatore Iliprandi. Da persona insieme di intelletto e azione Giancarlo ha riportato con una grafia continua e a tratti illeggibile (ma sempre ordinata) appunti, pensieri e sensazioni di viaggio, intervallati da piccoli disegni. Le lettere e i segni grafici si confondono e si completano vicendevolmente riempiendo insieme lo spazio in modo armonioso e unico.
Davanti ad un foglio bianco, spiega, la procedura è sempre la stessa, che si tratti di un lavoro di grafica su commissione o di disegni legati a suggestioni di viaggio. Il tratto lasciato sulla superficie è sempre il protagonista, insieme all'osservazione attenta del mondo che fornisce al creativo la possibilità di fare un'operazione di sintesi delle informazioni raccolte. Se i lavori di grafica non sono altro che il sunto visivo delle informazioni ricevute dal committente, organizzate in modo decorativo ed efficace; i disegni, anch'essi, rappresentano la conclusione di un percorso lungo che passa attraverso l'osservazione, l'annotazione di particolari, gli schizzi e gli studi dell'immagine.
I grandi fogli esposti in questa occasione rappresentano figure viste durante un soggiorno a Bali e nella loro essenza sono tutto questo di cui abbiamo parlato. Le opere sono nate dalla voglia di Giancarlo di sperimentare il carboncino nero sulla carta da pacchi. I segni neri e decisi riportano in vita i piccoli appunti presi a suo tempo durante il viaggio a Bali. Le figure rappresentate sono fermate sulla carta durante il compiersi di azioni che ci raccontano la curiosità del viaggiatore nel captare particolari e sfumature. I copricapi, in particolar modo, sembrano caratterizzare i vari balinesi ritratti indicando la loro occupazione: grandi cappelli a tesa larga per le donne venditrici, supporti di stoffa per le portatrici di cesti e piccoli fazzoletti annodati per gli uomini impiegati nella impressionante cerimonia funebre locale (una forma di animale in cartapesta riempita di corpi e poi arsa pubblicamente).
Il risultato non è altro che una serie di linee e tratti neri che sulla superficie bianca creano un'immagine grafica di impatto visivo e comunicativo. La solita operazione di Giancarlo Iliprandi, quindi; che si tratti di segno o di di-segno poco importa.

Emanuele Norsa



BOX

E' il suggestivo studio/abitazione sopra Varese il palcoscenico sul quale è avvenuto l'incontro tra Giorgio Sovana (l'artista proprietario del suddetto spazio) e Giancarlo Iliprandi (il grafico/disegnatore frequentatore del varesotto). La piccola costruzione rettangolare inserita nel mezzo di un incrocio isolato ha attirato l'attenzione di Giancarlo qualche anno fa e lo ha portato a sbirciare attraverso le finestre, per scoprirci le opere ed il personale mondo di Giorgio Sovana. Un mondo fatto di tabacco, trucioli di legno e figure in legno abbozzate con ascie, scalpelli e seghe a motore che rappresentano la solitaria ricerca di immagini umane primitive e paradigmatiche. Le sculture di grande formato, che prendono vita da un piedistallo naturale, non sono altro che rappresentazioni espressioniste di corpi femminili e maschili idealizzati. E' lo stesso Giancarlo a dirci che l'incontro con Sovana lo ha aiutato nella pratica del disegno, lo ha spinto a ricercare alcuni temi presenti nel suo taccuino e ricrearli in grande formato per dare nuovo sfogo al segno su carta.
Ecco quindi spiegato l'accostamento dei due, accomunati dalla semplicità delle immagini create e da un sodalizio personale che molto ha giovato ad entrambi.
Le sculture di Sovana sono dirette e semplici, la loro istintività colpisce direttamente nel segno lo spettatore e l'accostamento ai disegni di studio del movimento le rende ancora più efficaci. E' chiara una certa passione per la monumentalità: le figure umane rappresentate, infatti, sembrano delle colonne da cui lo scultore, in un impeto di energia, ha tirato fuori delle immagini minimaliste.
Gli alberi, che circondano lo studio/abitazione di Giorgio, sembrano quindi prendere vita e trasformarsi in rappresentazioni del corpo umano, con buona pace dello scultore che le accompagna con l'utilizzo di strumenti rozzi, ma esperti. (E.N.)



catalogo in galleria

disegni di Giancarlo Iliprandi

sculture di Giorgio Sovana

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