FRANCESCO DE MOLFETTA PER HENRY COTTON'S
ALLA VOGUE FASHION'S NIGHT OUT

courtesy galleria FEDERICA GHIZZONI, Milano


Giovedì 8 Settembre Henry Cotton's rinnoverà la sua partecipazione alla Vogue Fashion's Night Out, serata speciale all'insegna dello shopping e della moda a scopo benefico.
Per il secondo anno Henry Cotton's si lega al nome di un giovane e promettente artista milanese, rafforzando il proprio coinvolgimento nel mondo dell'arte e dando vita a una moderna forma di mecenatismo. Fil rouge di questa ricerca di nuove forme di espressione è l'ironia, che permea il DNA del brand così come il lavoro dei suoi artisti prediletti: da Vanni Cuoghi, artista scelto per la passata VFNO, a Francesco de Molfetta, autore dell'opera riprodotta in limited edition sulla borsa scelta da Henry Cotton's come oggetto simbolo di questa edizione.

L'ironia e il paradosso convivono nell'arte di De Molfetta divenendo linguaggi autonomi, fino a dare una visione alternativa della realtà, in grado di depistare e spiazzare lo spettatore. Le sue opere vivono di metafore e spostano il significato comune degli oggetti lasciando che sia il pubblico a rimetterlo a posto, se lo vuole.
"Cambiar Bandiera" è il titolo dell'opera di De Molfetta dedicata ad Henry Cotton's. La grafica riproduce da un lato la Union Jack inglese, i cui colori si attorcigliano nel manico e si fondono con quelli del tricolore italiano, tracciato sulla tela da tre imbianchini, i quali non sono altro che i tre pescatori logo del brand trasformati per l'occasione. Qualità italiana e spirito british, questa è la sintesi dell'anima di Henry Cotton's, così come gli imbianchini possono essere considerati i vessilli dell'arte di De Molfetta, in cui spesso ricorrono: appaiono a sovvertire o contraddire ironicamente il senso attribuito ad un'opera o ad un oggetto, come nel caso dei nostri pescatori.
Il ricavato della vendita della borsa realizzata in 300 pezzi, disponibile nella boutique Henry Cotton's in Corso Venezia 7 e presso la Rinascente Duomo, le cui vetrine saranno vestite a tema, andrà a sostenere l'intervento di recupero e valorizzazione di una cascina milanese.

Biografia Francesco De Molfetta

Francesco De Molfetta è nato nel 1979 a Milano, dove vive e lavora.

Dopo aver conseguito la maturità artistica frequenta la Facoltà di Lingue e letterature straniere e nel contempo si diploma in regia teatrale, insegnando Laboratorio e Mimica teatrale, dirigendo negli anni cinque spettacoli e lavorando come assistente al Piccolo Teatro di Milano.

Parallelamente prova ad applicare le sue ricerche nell'ambito cinematografico, realizzando quattro cortometraggi e vincendo il premio milanese dell'Ambrogino d'oro.

La sua opera artistica parte dal desiderio di andare oltre, in una commistione di ribellione, denuncia e dissacrazione. Francesco prende le grandi opere dei suoi padri spirituali e ne sconvolge il significato, come per dare una strizzatina d'occhio a quelli che lui considera i grandi maestri: prende la "Merda d'Artista" e la interpreta alla lettera, ricama arazzi con sedici lettere dichiarando che "Non sono un vero Boetti" crea un "Omaggio a Fontina" tirando in ballo spazialismo e buchi del formaggio, arriva a prendersela persino con Michelangelo, rinvigorendo di rosso le labbra di David.

Già a partire dal 2000, all'età di soli 21 anni, De Molfetta giunge a importanti collaborazioni e della sua opera, recensita da grandi critici, si parla sulle più ambite testate d'arte contemporanea. Numerosissimi inoltre i musei, le esposizioni internazionali, le mostre, le fiere e i progetti culturali che lo hanno coinvolto e chiamato ad esporre.